Materia e emozione: una narrazione universale
Joël Andrianomearisoa, celebre artista originario del Madagascar, è stato il protagonista del primo appuntamento di “Cena Informale”.
Durante l’evento, l’artista ha illustrato il suo percorso creativo e le riflessioni che caratterizzano la sua produzione, offrendo ai partecipanti un’esclusiva occasione di approfondimento culturale e un dialogo autentico tra arte e vita.
La poetica della dualità
Andrianomearisoa esplora le emozioni universali attraverso materiali come tessuti, carta, seta e metallo, utilizzati per indagare la relazione tra luce e ombra, presenza e assenza. Questa dicotomia, fondamentale nel suo lavoro, si traduce in una poetica visiva ben sintetizzata nelle sue parole:
“White is everywhere, but white is nothing without black. How can you get the light if there is no darkness?”
L’artista si avvale di un linguaggio che spazia tra installazioni, performance, disegni e video, consolidandosi come figura di riferimento nel panorama dell’arte contemporanea globale. Le sue opere sono state esposte in istituzioni di prestigio come il Centre Pompidou di Parigi, il MAXXI di Roma e il Metropolitan Museum di New York, evidenziando il respiro internazionale della sua ricerca artistica.
Tradizione e modernità in dialogo
Le radici culturali malgasce di Andrianomearisoa si fondono con un’estetica contemporanea per affrontare temi universali come amore, nostalgia e desiderio. Le sue opere invitano il pubblico a riflettere sulla complessità delle relazioni umane e sulla dualità che definisce la condizione umana.
Il suo intervento durante Cena Informale ha offerto una rara occasione per approfondire la poetica di un artista che continua a ispirare il panorama artistico internazionale.
Joël Andrianomearisoa non crea semplicemente opere d’arte: costruisce universi emotivi che si trasformano in riflessioni sulla condizione umana. Le sue creazioni continuano a ispirare collezionisti e amanti dell’arte in tutto il mondo.






