Quando il sogno diventa creatività: il ruolo dell’arte nel definire il futuro
Artissima, la principale fiera internazionale d’arte contemporanea in Italia, ha concluso la sua 31ª edizione confermando Torino come punto di riferimento per il mercato globale dell’arte.
Dal 1° al 3 novembre 2024, l’Oval Lingotto ha ospitato 189 gallerie da 34 Paesi, accogliendo oltre 34.200 visitatori tra collezionisti, galleristi, e appassionati d’arte. Un evento che, seppur segnato da un mercato più lento, ha ribadito il suo ruolo unico come catalizzatore di creatività e innovazione.
Un tema di visione e riflessione: “The Era of Daydreaming”
Il tema di quest’anno, “The Era of Daydreaming”, ha esplorato il potere del sogno come fonte di ispirazione artistica e specchio del pensiero spontaneo.
Luigi Fassi, direttore della fiera, ha spiegato: “Attraverso il daydreaming proiettiamo le nostre vite in una dimensione futuribile, trasformando il pensiero spontaneo in creatività concreta.” Questa visione ha guidato le opere delle tre sezioni curate – Present Future, Back to the Future e Disegni – che hanno intrecciato nuovi talenti e maestri del passato, offrendo ai visitatori un’esperienza di grande intensità emotiva e intellettuale.
Nonostante l’entusiasmo, molti galleristi hanno riscontrato un ritmo di vendite moderato, con transazioni concentrate nella fascia di prezzo medio.
Questa situazione riflette un contesto globale incerto, dove la contrazione economica e un calendario fitto di fiere mettono sotto pressione il mercato.
Tuttavia, la qualità delle relazioni costruite ad Artissima si conferma un elemento chiave per futuri sviluppi commerciali.
Perché Artissima rimane un pilastro per il mercato dell’arte
A differenza di eventi come Frieze London o Art Basel, Artissima si distingue per il suo focus su ricerca e sperimentazione.
Le sezioni curate, come Back to the Future, offrono una prospettiva unica sul recupero di artisti storici poco valorizzati, mentre Present Future continua a essere una piattaforma di lancio per talenti emergenti.
Questa unicità rende Artissima una fiera imprescindibile per chi cerca innovazione e contenuti fuori dagli schemi, ma richiede un impegno costante per attrarre investitori globali e competere sul piano commerciale.
Artissima 2024 dimostra che il valore dell’arte va oltre i numeri.
Per i galleristi e gli investitori, questa edizione offre un’importante lezione: investire nell’arte non è solo una questione di ritorno economico immediato, ma una strategia per costruire un futuro culturale e finanziario duraturo.



















